Vestiti d’aria, di
capelli,
di quel respiro
azzurro
che ho sentito.
Vesti del tuo sfinito
correre, e
ballare.
Vesti l’abbraccio
del dare
e dell’avere,
del non sapere
dove
e dopo
di quale passo ti chiami
all’improvviso.
Vesti col riso,
ed ora.
Che già vorresti,
appena spento il
ritmo,
stancarti i piedi
un’altra volta
e ancora.
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