Nihat e Ayse non sanno che si sta per inscenare, incentrato
sulle loro vite, un gioco di scambio di identità tanto curioso quanto
conturbante... Lo scambio di ruoli non è soltanto frutto e conseguenza di straordinarie
somiglianze germane, ma è quasi un accanimento fatale che la vita riserva loro
nel voler replicare, attraverso il gioco di specchi, i ruoli e le vicende, ora
a parti invertite, ora con ruoli sovrapposti, incurante dei misteri nei quali
tutto ciò si inserisce, come se “il mistero”, l’inspiegabile, e infine l’adattamento
a cui si è costretti da tali eventi, fossero essi stessi parte delle regole del
gioco e non una loro imprevedibile eccezione.
In questo, Tayfun Piselimoğlu, regista turco di Trabzon tra
i fondatori della “Akademie Genius”, artista a tutto tondo che affianca alla quello
per la regia cinematografica anche i talenti di pittore e scrittore, è un vero maestro,
e nonostante abbia dichiarato che con questo “I Am Not Him” (il suo ultimo film
che al Festival di Roma dello scorso anno aveva ottenuto il premio per la
miglior sceneggiatura) avesse voluto discostarsi dalla precedente trilogia
imperniata appunto sul tema della identità, come ha egli stesso confessato,
molti critici hanno voluto vedere in quest’opera il “quarto” film di quella che
diventa dunque una tetralogia.
Il film era inserito nella retrospettiva completa del
regista alla 51^ Mostra del Cinema di Pesaro....
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