Un uomo anziano, che presto come tutti sarà chiamato, vaga
con distaccata, falsa innocenza ipocrita tra le tombe di coloro che conosceva,
ripassa in silenzio gli anni, le circostanze, legge e rilegge le date, per
assimilarle ancora, le riordina e le distende bene, come fossero bianche
camicie nel bagaglio della vita. Ma pare non voglia capire quale sia il “suo
tempo”, cosa sia “il tempo”, sorride, colpevolmente ingenuo, sembra che la morte non lo riguardi, guarda
le cose come se non queste non fossero
“lui”. Lascia qualche piccolo fiore sulla tomba dei genitori, mentre il luogo
dove sono le ceneri di sua moglie, persa da poco, è in un’altra zona del
cimitero. Raggiungere questo luogo è un cammino di pochi passi, ma diventa lungo,
impegnativo, come un viaggio. Solo davanti a questa morte, una morte vicina,
l’epilogo di una vita che è durata insieme, diversa dal morire comune, l’uomo
pare intuire qualcosa... I fiori lasciati qui, e lo sguardo che posa
sull’immagine della donna, cercano finalmente un contatto, un motivo, una
sostanza... Sono un punto interrogativo muto, un passo avanti verso il capire...
“Marriage” è l’unione stabilita, promessa e futura dell’uomo con se stesso e il suo destino.
“Marriage” è l’unione stabilita, promessa e futura dell’uomo con se stesso e il suo destino.
---
Nessun commento:
Posta un commento