domenica 9 marzo 2014

Marriage

Un uomo anziano, che presto come tutti sarà chiamato, vaga con distaccata, falsa innocenza ipocrita tra le tombe di coloro che conosceva, ripassa in silenzio gli anni, le circostanze, legge e rilegge le date, per assimilarle ancora, le riordina e le distende bene, come fossero bianche camicie nel bagaglio della vita. Ma pare non voglia capire quale sia il “suo tempo”, cosa sia “il tempo”, sorride, colpevolmente ingenuo,  sembra che la morte non lo riguardi, guarda le cose come se non queste non  fossero “lui”. Lascia qualche piccolo fiore sulla tomba dei genitori, mentre il luogo dove sono le ceneri di sua moglie, persa da poco, è in un’altra zona del cimitero. Raggiungere questo luogo è un cammino di pochi passi, ma diventa lungo, impegnativo, come un viaggio. Solo davanti a questa morte, una morte vicina, l’epilogo di una vita che è durata insieme, diversa dal morire comune, l’uomo pare intuire qualcosa... I fiori lasciati qui, e lo sguardo che posa sull’immagine della donna, cercano finalmente un contatto, un motivo, una sostanza... Sono un punto interrogativo muto, un passo avanti verso il capire...
“Marriage” è l’unione stabilita, promessa  e futura dell’uomo con se stesso e il suo destino.


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