lunedì 17 marzo 2014

Volcano

Quando niente si muove. E invece dentro è tutto un rimestare, ribollire, sfiati, spruzzi, un magma agitato e inquieto. Quando il segreto non compare, che poi lo scordi quasi, lo confondi, lo perdi, sentendolo gemere, affogato, che sta fluendo via nella corrente delle cose inutili e pesanti, nei rivoli carsici dei ritmi sonno/veglia che nemmeno ti ricordi perché ti svegli, a cosa, o di che cosa ti devi riposare, sebbene esausto, morto di fatica, a ungere di balsami i rossori delle sinapsi scorticate che già la lava ha eroso. Quando il riposo atterra nella mattina pigra, e il tuo segreto dorme ancora, dove, tu non sai, e già la lingua ustionata dal primo caffè bruciante è subito promessa di un rimandare, dell’eruzione muta che ancora deve attendere, sospesa. 
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