lunedì 10 marzo 2014

Pinocchio

Sono nell’angolo dove mi hai messo
  in un civico quaranta-e-passa a caso, il naso,
    Pinocchio inanimato, abbandonato,
      uno sbaffo di nero per sorriso.



Ora però mi muovo, amica mai,
  a te è restato il burattino, io il bambino
    per le mani son ora da prendere, e giocare.
    -  Il tuo midollo, osso buco, mai mi è andato. -





Son stato
  per amore nelle ore impossibili che chiami spaventose.
    Tra le pagine ventose hai letto un orco,
      però tenevi in mano la favola sbagliata
.


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